Principio di funzionamento del colorimetro.  Un raggio di luce di colori diversi illumina il campione di acqua da analizzare contenuto nel recipiente trasparente.  Due fotoresistenze misurano la luce trasmessa dall'acqua e quella diffusa a 90 gradi. 

Maggiore è la torbidità dell'acqua e maggiore è la luce diffusa.

Se aggiungiamo all'acqua alcuni reagenti specifici per una specie chimica disciolta, questa assume una colorazione che modifica la risposta delle fotoresistenze e ci permette di risalire alla concentrazione della specie chimica.  Ciò accade, ad esempio, con i fosfati, composti che si trovano nelle acqua reflue.